Costruzioni protagoniste della crescita del PIL grazie al Superbonus

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Gli investimenti in recupero abitativo rappresentano il 40% del totale settoriale. I dati dell’Osservatorio congiunturale Ance. Il settore delle costruzioni ha avuto un ruolo fondamentale per l’aumento del PIL nel 2022. Complici non solo le risorse del PNRR, ma soprattutto gli incentivi alla manutenzione straordinaria abitativa. Per il 2023 lo scenario sembra invece più incerto.

A rilevarlo è l’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, presentato ieri dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance).

Costruzioni, ruolo fondamentale per la crescita del PIL

Dall’Osservatorio emerge che FMI e Banca d’Italia stimano un aumento del Pil rispettivamente del +3,2% e +3,3% su base annua, mentre per il 2023 FMI ipotizza la recessione, stimando una contrazione del Pil italiano dello 0,2% in media annua.

Gli investimenti in costruzioni, spiega l’Ance, sono stati il principale motore di crescita negli ultimi due anni e hanno occupato un terzo della crescita del PIL. Si tratta di una peculiarità italiana, Nel 2021 il contributo del settore delle costruzioni alla formazione del Pil è stato pari al 27% della crescita registrata (+6,7%), in Francia del 24% dell’aumento del Pil (+6,8%). In Germania il Pil (+2,6%) non ha avuto alcun sostegno dalle costruzioni, mentre in Spagna il contributo degli investimenti in costruzioni è stato negativo sul Pil (+5,5%).

Ance per il 2022 stima un incremento del 12% in termini reali, derivante da aumenti generalizzati in tutti i comparti.

Nel primo semestre del 2022, Ance ha rilevato una crescita del 12,8% dei permessi di costruire relativi alle nuove abitazioni e del 10,3% per il non residenziale.

Questo trend ha avuto ripercussioni positive anche sull’occupazione. Ance spiega che, secondo il monitoraggio della Commissione nazionale paritetica per le casse edili, nei primi sette mesi del 2022 il numero di ore lavorate è cresciuto del 22,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nello stesso periodo, i lavoratori iscritti sono aumentati del 17%.

Fonte: Quotidiano del condominio

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