Case Green, ecco di cosa ha bisogno l’Italia

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“La direttiva Case Green è sicuramente uno strumento positivo, che rende più vicino l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica del Paese e diminuire significativamente le emissioni di CO2“.
Con queste parole l’Associazione italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione Lo (AiCARR) commenta il voto in plenaria con cui il Parlamento europeo ha dato via libera alla direttiva che prevede che gli edifici raggiungano almeno la classe energetica E entro il 2030 e la D entro il 2033.
“È chiaro – prosegue l’Associazione – che l’introduzione di misure obbligatorie così impegnative vada sostenuta mettendo in atto sistemi virtuosi. La priorità è che i costi sostenuti per ottenere il risparmio energetico richiesto dalla Direttiva vengano resi trasparenti e ragionevoli”. “È pertanto necessario – aggiunge l’Associazione – che l’Europa introduca strumenti finanziari più efficaci e stabili del Superbonus, che non droghino il mercato, come avvenuto negli scorsi mesi, e che rendano sostenibili le spese da affrontare per l’efficientamento energetico di un parco edilizio come quello italiano”.
“Il nostro Paese, con oltre 12 milioni di edifici costruiti più di 30 anni fa, per adeguarsi alla Direttiva necessita di meccanismi di sostegno più incisivi rispetto a molte altre nazioni europee, così come si rendono necessari a breve termine interventi formativi specifici sui professionisti ( progettisti, installatori e mondo delle costruzioni), che saranno sempre più richiesti negli interventi di riqualificazione degli edifici. Di questo non si può non tenere conto”.

Fonte: Il Quotidiano del Condominio

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